Il Chiariweek parla di noi

Sanificazioni di uffici e ambienti

L’emergenza Coronavirus ha stravolto la nostra quotidianità e cambiato il nostro modo di vivere, ma ciò non vuol dire che piano piano non dovremo riappropriarci di tutti i nostri spazi. Uffici, luoghi comuni e poi piano piano anche negozi, bar, centri commerciali e ristoranti. Ma prima di aprire, esattamente nel momento di rimettersi in pista, tutti dovranno però essere pronti, puliti e disinfettati.

La testimonianza

“E’ necessaria una pulizia costante, molto più di attenta di quella che veniva fatta prima. Solo così possiamo avere garanzie per la nostra salute”.
E’ una frase semplice e diretta quella di Magda Gatti, titolare dell’impresa di pulizie “La Sorgente” di Comezzano-Cizzago. Quelle pronunciate dall’imprenditrice sono poche, ma semplici parole che racchiudono al meglio come possono convivere più persone in ambienti condivisi e uffici.
Il lavoro di questo tipo di attività, nelle ultime settimane, è nettamente aumentato: le sanificazioni non solo sono diventate consigliate (se non obbligatorie per certi ambienti), ma ci sono anche degli aiuti statali per quanto riguarda i costi.

Il lavoro e la sanificazione ad azoto

“In questo momento stiamo lavorando molto, le chiamate, per interventi in ambienti diversificati, sono sicuramente incrementate – ha spiegato Magda Gatti – Soprattutto dalle aziende ci viene richiesta la sanificazione degli ambienti. Una pulizia intensiva è quella che noi già offriamo normalmente, anche utilizzando prodotti con specifiche schede tecniche, ma in questo momento la necessità è quella di igienizzare completamente i locali e per questo è necessario utilizzare l’atomizzatore”.

Questo apparecchio specifico è infatti in grado di eliminare germi, virus e batteri dall’aria e dalle superfici. “Si lascia agire il macchinario e poi si procede con il lavoro manuale – ha spiegato l’imprenditrice – Bisogna poi continuare l’intervento, ripassare i mobili, e terminare il lavoro con gli appositi prodotti che necessitano conoscenza e attenzione nell’utilizzo”.

Anche i dipendenti delle imprese di pulizie hanno dovuto imparare a proteggersi maggiormente. Praticamente, esattamente come i medici, operano «bardati» dalla testa ai piedi con guanti, occhiali protettivi, tute, mascherine e calzari.

Con che frequenza agire?

Dopo aver sanificato una volta, cosa bisogna fare? Ci si può considerare salvi?
“L’intervento deve essere eseguito regolarmente, a cadenza settimanale, bisettimanale o mensile – ha spiegato la titolare – Certamente la frequenza dipende dalla tipologia di ambiente e dalle persone che lo vivono. E’ necessario ripulire anche l’aria, eliminare tutto quello che potrebbe essere dannoso”. Infatti, anche semplicemente arieggiare i locali, in questo momento, diventa più importante che mai. E per quanto riguarda i costi? Questi sono sicuramente variegati e distinti tra pulizie “normali”, che comunque in questo momento sono più accurate, e le consigliatissime sanificazioni/disinfestazioni. Di queste, il costo al metroquadrato si aggira intorno ad 1,50 euro. “Certamente è impossibile parlare a prescindere di un costo – ha concluso la Gatti – E’ necessario capire le caratteristiche, la grandezza del locale e anche dal rapporto di clientela. E’ necessario sempre accordarsi e capire di cosa c’è bisogno per poter agire al meglio”.

Il Decreto Cura Italia

Inoltre, come inizialmente indicato, anche lo Stato è disposto a dare una mano: il Decreto Legislativo Cura Italia, varato dal Governo, ha infatti messo in atto specifiche misure economiche a supporto delle imprese che decidono di eseguire interventi di messa in sicurezza degli ambienti lavorativi.
“Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, quale misura di contenimento del contagio del Covid-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito di imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino a un massimo di 20.000 euro”.